Stai masticando polimeri sintetici ogni giorno: quello che accade veramente al tuo corpo quando scegli le gomme sbagliate

Vi siete mai chiesti perché una confezione di gomme da masticare può rimanere nel cassetto della scrivania per mesi, se non anni, senza apparentemente deteriorarsi? La risposta risiede nell’elevata presenza di additivi e ingredienti chimici stabilizzanti, usati comunemente dall’industria alimentare tra cui conservanti, antiossidanti e polimeri sintetici.

La verità nascosta dietro le date di scadenza lunghe

Quando acquistiamo gomme da masticare, raramente controlliamo la data di scadenza. E quando lo facciamo, spesso ci rassicura trovare termini di conservazione che si estendono per 18-24 mesi dalla data di produzione. Questa longevità, però, è dovuta quasi esclusivamente alla presenza di ingredienti non facilmente degradabili, come polimeri sintetici e additivi.

La percezione che un prodotto con scadenza lunga sia naturale è completamente infondata: un alimento privo di conservanti o ingredienti stabilizzanti non può mantenere le proprie caratteristiche organolettiche per periodi così lunghi. La base delle gomme moderne non è composta da chicle naturale ma da polimeri come il polivinilacetato e il polietilene.

Gli additivi che allungano la vita del prodotto

La straordinaria durata delle gomme da masticare è resa possibile da specifici additivi chimici che agiscono come conservanti, antiossidanti e stabilizzanti. Tra questi troviamo il butilidrossitoluene e il butilidrossianisolo, BHT e BHA utilizzati come antiossidanti, il cui impiego negli alimenti è regolato dato che esistono studi che ne analizzano la tossicità e la possibile cancerogenicità in animali.

Altri componenti includono la lecitina di soia utilizzata come emulsionante per mantenere consistenza e freschezza, la gomma base sintetica tipicamente ricavata da polimeri artificiali che ha sostituito il chicle naturale garantendo maggiore stabilità, e i dolcificanti artificiali come aspartame, acesulfame K e sucralosio, scelti per la loro stabilità e bassa base calorica.

Questi componenti prolungano la conservabilità, anche se gli studi scientifici sulle gomme da masticare e gli additivi presenti non evidenziano un’interferenza diretta con il metabolismo o processi fisiologici nella maggioranza dei consumatori, se non in caso di patologie o consumo eccessivo.

Sfatiamo il mito della masticazione “innocua”

Molte persone a dieta ricorrono alle gomme da masticare pensando di aver trovato un’alternativa innocua agli snack calorici. La convinzione che i dolcificanti artificiali possano scatenare risposte insuliniche anomale è solo parzialmente supportata dalla scienza. La maggior parte degli studi controllati indica che questi dolcificanti non causano di per sé una significativa secrezione insulinica o aumento della glicemia negli individui sani.

Tuttavia, recenti ricerche suggeriscono che il consumo abituale di edulcoranti può alterare temporaneamente la percezione del sapore dolce e influenzare il microbioma intestinale. Uno studio pubblicato su Nature mostra che alcuni dolcificanti artificiali, sucralosio e aspartame inclusi, possono influenzare la composizione del microbioma intestinale e la tolleranza al glucosio, ma con effetti variabili negli individui. Un lavoro su Cell Metabolism mostra invece che l’aspartame non influenza il microbioma nei dosaggi normalmente assunti con gomme da masticare.

Il vero significato della data di scadenza

Il termine “da consumarsi preferibilmente entro” per le gomme da masticare indica la garanzia di integrità sensoriale e stabilità degli additivi, non un rischio di deterioramento microbiologico. La base polimerica e gli edulcoranti non sono soggetti a deperibilità immediata come i cibi freschi, bensì a una lenta perdita di qualità, aroma o consistenza nel tempo.

Questa distinzione è fondamentale per comprendere che mentre un frutto fresco si deteriora per processi naturali di ossidazione e crescita batterica, una gomma da masticare “scade” quando i suoi componenti iniziano a perdere le loro caratteristiche organolettiche ottimali.

Gli effetti reali per chi segue una dieta

L’assunzione regolare di gomme da masticare in soggetti sani non determina significative alterazioni metaboliche, né interferenze dirette con l’assorbimento dei nutrienti. Alcuni dolcificanti possono però causare disturbi intestinali: il sorbitolo, se assunto in grandi quantità, può provocare diarrea.

Contrariamente a quanto spesso si crede, non vi sono evidenze scientifiche solide che la masticazione di gomme possa aumentare la produzione di succhi gastrici in modo patologico. L’alterazione del microbioma intestinale è confermata solo a dosaggi elevati o in individui predisposti, mentre non esistono dati scientifici validi su presunte interferenze con l’assorbimento di nutrienti.

Gli studi su modelli animali e umani confermano che l’utilizzo continuativo di edulcoranti può influire sulla percezione del gusto, ma non provoca dipendenza vera e propria.

Alternative più naturali per consumatori consapevoli

Esistono gomme da masticare prodotte con base naturale derivata dal chicle e dolcificanti di origine vegetale, come lo xilitolo derivato dalla corteccia di betulla. Questi prodotti hanno liste di ingredienti ridotte e una data di scadenza inferiore, tipicamente 6-8 mesi, dovuta alla minore stabilità microbica e sensoriale della base naturale e all’assenza di conservanti forti.

La differenza è evidente già dalla durata del prodotto: una scadenza più breve comunica una composizione meno dipendente da additivi artificiali e una maggiore naturalezza degli ingredienti, anche se non è sempre sinonimo di salubrità totale.

Cosa verificare prima dell’acquisto

Prima di inserire nel carrello una confezione di gomme da masticare, soprattutto se state seguendo una dieta o siete attenti alla vostra alimentazione, controllate attentamente questi elementi:

  • La durata della conservazione: una scadenza lunga è spesso indice di maggior uso di additivi e polimeri sintetici
  • La presenza di codici E nella lista ingredienti, che identificano additivi le cui funzioni e limiti d’impiego sono disciplinati dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare
  • Il tipo di dolcificanti utilizzati: privilegiate xilitolo, eritritolo e maltitolo in luogo di aspartame e acesulfame K per ridurre il rischio di effetti intestinali
  • La composizione della gomma base: preferite il chicle naturale, laddove disponibile

La scelta di gomme da masticare con formulazioni più pulite e ingredienti naturali rappresenta un passo verso un consumo più consapevole. Ricordate che un prodotto alimentare con una scadenza naturalmente breve vi sta comunicando una minore dipendenza da additivi artificiali. La vostra salute e i vostri obiettivi alimentari meritano attenzione anche nei piccoli gesti quotidiani, come la scelta di una semplice gomma da masticare.

Quale credi sia il segno di una gomma più naturale?
Scadenza breve
Ingredienti pochi
Base di chicle
Prezzo alto
Confezione biodegradabile

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